Archive for the ‘Scuola’ Category
bullismo e fascismo
Posted in Oggi, Politica, Scuola, tagged bulli, bullismo, Fascismo, No on 7 maggio 2018| 1 Comment »
Il rapimento di Aldo Moro
Posted in Scuola, Storia, tagged Aldo Moro, Giornalino scolastico, Pena, scuola on 18 marzo 2018| Leave a Comment »

Un disegno dal giornalino scolastico “senza paura”, 1978


Questi miei 25 aprile
Posted in Resistenza, Scuola, tagged 25 aprile, Bibbiano, Cavriago, Romatre, TV2000 on 2 maggio 2017| 1 Comment »
Ho avuto anche quest’anno tanti venticinque aprile.

Poliziotti e fascismo
Posted in Resistenza, Scuola, Storia, tagged Educazione, Fscismo, Poliziotti on 11 febbraio 2017| 2 Comments »

14 dicembre 2015, Roma per Parigi
Io credo da molto tempo. Forse da settanta anni, cioè dalla liberazione in avanti. Non abbiamo educato alla democrazia. Non abbiamo insegnato la libertà. Non abbiamo raccontato la verità alle nuove generazioni.
Le lacerazioni del dopoguerra sono penetrate anche nel reducismo partigiano. Associazioni separate, garibaldine, cioè rosse, e dall’altra parte le cattoliche azioniste e filomonarchiche. E tutte le celebrazioni, escluse forse quelle ufficiali del 2 giugno, all’insegna della retorica, delle corone, dei monumenti e delle medaglie. Utili e doverose, ma staccate, vuote.
Con tanti veleni nell’opinione pubblica. Ancora ier l’altro su facebook ho trovato riferimenti ai delitti del dopo guerra nella mia terra emiliana. Tutte montature smentite da successive sentenze di tribunale. Negli anni si è lasciato credere che i partigiani del nord fossero tutti comunisti e filosovietici. Eppure facevano parte del nostro comando i professori cattolici Marconi e Dossetti, avevamo il prete don Carlo alla testa di un distaccamento, C’era una brigata della montagna tutta cattolica, una famiglia Cervi credente e osservante. E il prete partigiano del mio paese Don Pasquino Borghi fucilato alla schiena insieme al mio comandante comunista Angelo Zanti. E tanti ragazzi pieni di speranze e di ideali, comprese le illusioni sul socialismo.
In tutti questi decenni è mancata una profonda riflessione su cosa è stato il fascismo e perchè è stato necessario e sacrosanto sconfiggerlo.
A scuola non è mai stato affrontato l’argomento in modo obiettivo. I testi scolastici ambigui e pressapochisti. Gli insegnanti alle prese con anni scolastici troppo corti e poca voglia di affrontare un tema caldo, a rischio polemiche con genitori o dirigenti. Si è arrivati quasi sempre solo a studiare poco dopo la fine della prima guerra mondiale.
Giorno della memoria
Posted in Oggi, Resistenza, Scuola, tagged Adesso, memoria, Olocausto, resistenza on 5 febbraio 2017| Leave a Comment »
Anche quest’anno mi chiamano nelle scuole in occasione della giornata della memoria. Naturalmente mi presto volentieri, anche se testimonianze dirette ne ho ben poche. Eppure c’ero, sedicenne e poco più, dentro quella guerra con quelle sue tenaglie di orrore. La mia amica Luciana racconta della sua compagna cacciata drammaticamente da scuola perché ebrea. Io non mi spiego come mai noi di questo sterminio non ne sapessimo nulla, pur essendoci così vicino. Io facevo venti chilometri in bicicletta per andare a scuola a Reggio. Ne sarebbero bastati altrettanti per raggiungere Fossoli, quel campo-carcere di smistamento da dove transitavano tutti i destinati ai lager, Mauthausen, Auschwitz, Primo Levi compreso. Eppure ero nella Resistenza, e c’era mio padre che aveva incarichi e autorevolezza più di me. Io, più di lui, studiavo le “direttive” e le circolari e persino le lezioni ciclostilate che arrivavano dal “centro” e che mi servivano per le riunioni e per le lezioni di storia da impartire ai ragazzi partigiani e alle ragazze staffette. Non ricordo niente che parlasse degli ebrei. Certamente ne parlavano truculenti e bruttissimi manifesti fascisti,ma quelli noi di casa e noi della Resistenza non li degnavamo di uno sguardo. Di tutto quell’orrore, di quella scientifica inesorabile macchina di morte abbiamo saputo soltanto dopo e poco per volta. Tanto orribile da far fatica a crederci. Che oggi, a distanza di sette decenni, vi si presti attenzione è certamente cosa ottima, speranza di una più giusta consapevolezza. Bella la maratona del ricordo, belli i viaggi della memoria, belle le pietre di inciampo. Bello anche il documentario della mia amica Raffaella Cortese De Bosis che ha scovato altra storia di un lager sotterraneo, perché non si finisce mai di scoprire la verità.
Ancora incontri e memoria nelle scuole
Posted in Oggi, Scuola, tagged Liceo Russell, memoria, Quarto Miglio, Scuola elementare Eduardo De Filippo on 19 maggio 2016| 1 Comment »

18 maggio. Per le classi terze delle scuole medie al teatro Quarto Miglio (Roma)
I ragazzi hanno ascoltato la lettura dei tre racconti partigiani ad opera delle attrici Sofia Romeo e Maria Grazi a Rivellino con il direttore regista Carlo Selmi. Era presente anche Luciana Romoli protagonista del secondo racconto e giovanissima staffetta romana.

18 maggio 2016, al Liceo Russell, incontro con Teresa, per memoria e per parlare dei suoi libri

19 maggio 2016. Scuola elementare Eduardo De Filippo di via Vignali, Roma
Le classi quinte e quarte, hanno letto e commentano i tre racconti partigiani di “non era una notte buia e tempestosa”, tempestandomi di domande su domande.
Non era una notte buia e tempestosa
Posted in Libri, Scuola, tagged Il pepe vedre, scuola, storie partigiane on 10 aprile 2016| 2 Comments »
Sono felice di poter raccontare che è uscito, in tempo per il 25 aprile, il libro per ragazzi con tre miei racconti partigiani. Ne potete vedere qui la copertina con il titolo “Non era una notte buia e tempestosa”
In questi giorni è stato portato alla fiera del libro per ragazzi di Bologna dagli amici Vagaggini e Detti, che sono lì con la loro rivista “PepeVerde”.
Il libro non è in vendita, ma lo mandiamo in omaggio alle biblioteche scolastiche, ai nostri insegnanti e ad alcune sezioni Anpi che ci hanno aiutato.
Questo libro, o libriccino, è nato in modo strano. Si sono offerti di stamparlo i miei amici e compagni di Cormòns, Gorizia, quando hanno saputo che qui da Roma né io né il “PepeVerde” avevamo il modo di realizzarlo in cartaceo. Me ne hanno regalato una modesta quantità di copie, mentre da parte loro stanno provvedendo a farle avere alle scuole del loro Friuli Venezia Giulia.
E’ un volumetto molto ben fatto, 48 pagine, carta patinata, quattro colori, bei disegni di tre diverse illustratrici, rilegatura a prova di entusiasmi giovanili.
I racconti sono suggeriti da episodi realmente accaduti, dei quali alla fine si aggiungono le note storiche, luoghi, date e nomi.
Oltre ad intuire che nel campo dell’editoria le cose sono molto complicate e difficili, vi chiederete la ragione del mio entusiasmo, che non è solo di soddisfazione personale.
Poche copie, non in vendita, eppure la considero una bella possibilità di arrivare ugualmente ai giovanissimi, dovere primario per educare alla democrazia e alla consapevolezza storica le nuove generazioni.
Sia io che tutti noi che vi abbiamo lavorato pensiamo che possa arrivare ugualmente nelle scuole e nelle case. Infatti, tra poche settimane sarà messo in rete in formato ebook e quindi potrà essere scaricato da scuole insegnanti e genitori. Gli stessi ragazzi, che ormai se la cavano benissimo con palmari e pc, potranno accedervi facilmente. Per ottenere questo risultato ci sarà l’impegno divulgativo della rivista “PepeVerde” che si occupa di letteratura per ragazzi. Da parte mia cercherò di coinvolgere molti amici dell’Anpi e i tanti insegnanti che in questi anni di incontri di memoria mi sono diventati amici. Inoltre ne diffonderà notizia il sindacato CGIL dei lavoratori della Conoscenza, di cui Ermanno Detti e Luciano Vagaggini sono rispettivamente direttore e grafico. Sarà “PepeVerde” a curare i dettagli tecnici in rete. Mi risulta anche che via via vi si potranno aggiungere i commenti dei ragazzi, i filmati delle drammatizzazioni, i disegni, le fotografie reperibili, i dati storici aggiuntivi, i documenti ritrovati. Mi risulta che ci sono già scuole e insegnanti che progettano letture pubbliche, ricerche di episodi analoghi, dialoghi coi nonni, approfondimenti su realtà di vita, dolori problemi case e costumi degli anni di guerra.
Insomma, qualcosa di buono per preparare alla libertà e alla concordia i nuovi giovani potrà arrivare anche da queste poche pagine.