Fascismi

7 Gennaio 2018 – A Roma, via Tuscolana

Ho letto  il resoconto di Adriano Sofri sulla marcia di Macerata, un resoconto così felicemente esaltato. Lui non ha visto niente di negativo. Che bello! Ma bastava sapere che i centri sociali si sarebbero infiltrati e loro avrebbero detto quelle due o tre frasi che i giornalisti avrebbero raccolto ed enfatizzato. I giornalisti di destra non aspettavano altro.
Che fosse giusto o non giusto sfilare non lo so. Ma mi chiedo se in questo modo si aiuta a far comprendere e a combattere il fascismo rinascente.  E  ho delle curiosità e delle domande brucianti.
Per esempio vorrei sapere chi è stato a concedere a Roma il permesso a Forza Nuova o Casa Pound di fare quella sfilata lungo la via Tuscolana, squadroni foltissimi e neri, militarmente al passo dell’oca e ben allineati col saluto romano, traffico bloccato o deviato o impossibile, non so. E’ stato poco dopo ottobre, dopo vietata per fortuna la pretesa marcia dell’anniversario 28 ottobre famoso.
Di questa sfilata possente e impressionante  se ne è parlato pochissimo. Una breve sequenza vista per caso che mi ha fatto rabbbrividire. Una enorme massa di nerboruti, e dentro, credo ci fosse anche lo sparatore di Macerata. Non si trattava forse di propaganda fascista?  E quell’autorità che ha dato il permesso è ancora al suo posto?
Seconda domanda.  E’ possibile che  si consenta a Casa Pound di presentarsi alle elezioni? Crediamo forse che nel parlamento della Repubblica Italiana quel rappresentante farà opera culturale e non si batterà per cancellare alcuni diritti, per affermare la supremazia della razza, visto che si proclama “fascista del terzo millennio”?
Altra domanda, rivolta a tutti quelli, associazioni comprese, che si adornano della qualifica di antifascista.  Visto che c’è finalmente la legge, si è fatto qualcosa per impedire il commercio di tutta la chincaglieria nazi-fascista con stemmi ritratti calendari  distintivi  che si pratica indisturbata in negozi bancarelle e forse porta a porta? C’è ancora quel negozio in piazza a Fiuggi sotto i portici, così caratteristico? Si svolge ancora a Predappio quel turismo della nostalgia fascista? Cosa c’è di nuovo e di vero in quel  museo che dica la verità su cosa è una dittatura e a cosa ci ha portato?
Non ho finito, c’è la cosa più importante.
Cosa si fa nelle scuole per far comprendere in modo obiettivo e sereno cosa significa dittatura e cosa è democrazia?
I programmi di storia sono stati ridotti e sminuiti. Le ore sono poche. Una brava insegnante chiedeva ” Un po’ meno di Assiri e Babilonesi, ma un po’ più di novecento!”
La ex ministra Giannini mi aveva frettolosamente informata che ci stavano pensando. A cosa? A fare come Don Ciotti, che ogni anno agli insegnanti offre tre incontri, a nord centro e sud, per aggiornare e motivare nell’educazione anti-mafia.
Al Ministero, ove la scattante Fedeli si è data molto da fare e dove la zitta-zitta Madia ha portato i nuovi contratti, ci si sta ancora pensando? Quanto  durerà quel pensare? E se nel nuovo parlamento ci saranno anche i CasaPoun, più la truppa Meloni e quella Salvini, gli antifascisti duri e puri cosa potranno sperare? Magari si proclameranno di sinistra, sinistra vera, non centro-sinistra. Faranno i cortei e le sfilate, magari giuste e sacrosante.  E continueranno a pensarci !
   Visto che dovremo votare, pensiamoci noi. Col cuore e con la mente.

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